venerdì 1 settembre 2017

Independence Day: Rigenerazione (2016)

Era il 1996 quando Independence Day usciva nei cinema di tutto il mondo. Il film diretto da Roland Emmerich raggiunse un successo sia commerciale sia cinematografico che vanta pochi rivali grazie ad effetti speciali mozzafiato, un'invasione aliena senza precedenti e persino la distruzione di alcuni edifici simbolici degli Stati Uniti. Non è un caso che il titolo del film si riferisse proprio al 4 luglio, festa nazionale americana per eccellenza, a sottolineare la forte componente patriottica della pellicola. Vent'anni dopo, eccoci con Independence Day: Rigenerazione (Independence Day: Resurgence), film di fantascienza del 2016 diretto nuovamente da Emmerich, di nuovo alle prese con un'invasione aliena. Ritroviamo vecchi nemici e molti dei protagonisti del primo film, ma il mondo è cambiato. Se nel 1996 gli Stati Uniti erano la sola super-potenza a livello globale, anche nella lotta contro gli alieni, nel 2016 troviamo una sorta di alleanza planetaria che comprende necessariamente anche la Cina, anche se il perno del film sono ancora loro, gli americani, ma in questo secondo capitolo troviamo alcuni elementi di cambiamento. Il nuovo presidente degli Stati Uniti è una donna, americani e cinesi collaborano a difesa del pianeta e il mondo sembrerebbe più unito. Dall'ultima volta che gli alieni hanno attaccato la Terra, l'umanità si è impossessata delle tecnologie all'avanguardia dei suoi invasori e ha sviluppato un sistema di difesa che dovrebbe garantire la nostra incolumità. Il governo degli Stati Uniti, oltre a sfruttare le potenti tecnologie extraterrestri, tiene prigionieri alcuni esemplari nemici per monitorarli. Ma a pochi giorni dalla celebrazione del ventennale di quel famoso 4 luglio 1996, ecco che la nave aliena atterrata in Sud Africa inizia a manifestare strani segni di attività, cosa avranno di nuovo in mente? chi saranno i nuovi eroi che salveranno la Terra? Basteranno due piloti rivali e un ex presidente eroico a salvarci? Certo che sì, altrimenti che senso avrebbe.
Un senso che, in larga parte parte, questo sequel invece non ha, dato che devo ammetterlo, mi aspettavo decisamente qualcosa di più. Perché purtroppo Independence Day: Rigenerazione, che per molti versi ricalca il primo capitolo della storia, cercando di richiamare nello spettatore le stesse sensazioni che il suo predecessore era riuscito a suscitare, non centra l'obiettivo. Se nel caso di Independence Day infatti, la trama originale, seppur con alcune ingenuità, degli effetti speciali altamente innovativi per l'epoca (vinse anche l'Oscar), l'ironia e un cast veramente in forma, contribuirono a creare un film coinvolgente, diventato un cult del genere, in questo sequel purtroppo sono diversi i punti in cui non si arriva allo stesso scopo. A partire dalla trama piuttosto banale e poco originale per continuare con un cast che, al contrario del precedente, non riesce a "bucare lo schermo" e, in particolare per quanto riguarda le nuove generazioni tirate in ballo, sembra essere inglobato dagli effetti speciali (certamente roboanti e strabilianti ma non originalissimi) che vediamo durante tutta la visione. Anche per quanto riguarda i personaggi conosciuti nel primo film, nella maggioranza dei casi, un nome su tutti il dottor David Levinson di Jeff Goldblum, sembrano sbiaditi e aver perso mordente. Sicuramente pesa molto l'assenza di Will Smith e del suo Capitano Steven Hiller, la cui unica presenza è rappresentata dal figlio, divenuto pilota per seguire le orme dell'eroico padre.
Le battute non mancano e nemmeno i momenti per sorridere, ma, rispetto al suo predecessore, questi momenti sono veramente pochi. D'altronde come spesso capita nei sequel arrivati a molti (forse troppi) anni di distanza dal primo film, la componente nostalgica gioca un ruolo importante, quasi fondamentale. Il primo film infatti, come avrete già intuito mi era piaciuto tantissimo, ancora tuttora è così, perché si trattava di un filmone di fantascienza dichiaratamente adrenalinico, in cui arrivano i "dischi volanti", decollano i caccia, scene ed effetti pazzeschi e finale in cui vincono "i nostri eroi", non senza scene di distruzione apocalittica e sacrifici da parte di singoli eroi, parallelamente venivano narrate anche le storie ed i vissuti di alcune famiglie e di alcuni singoli personaggi. Questo secondo episodio però non regala affatto le straordinarie ed intense emozioni del primo. I protagonisti (esempio Liam Hemsworth e soprattutto lo sconosciuto figlio del personaggio che fu de Il Principe di Bel-AirJessie Usher) tranne forse proprio Goldblum o la Charlotte Gainsburg (che però compare poco), non hanno appunto come attori il necessario carisma (sembrano comprimari) ed il film ruota quindi sulle "seconde file" (es. l' ex presidente, lo scienziato che si risveglia dal coma, ecc). Rivediamo infatti il dottor Julius Levinson, interpretato ancora una volta da Judd Hirsch e l'ex presidente Thomas Whitmore (Bill Pullman), la cui vita è cambiata in modo irreversibile dopo gli eventi del '96, che viene assistito dalla figlia Patty (la meravigliosa Maika Monroe, l'unica presenza femminile davvero di rilievo e l'unica meno peggio).
E poi ovviamente tutti gli altri, Brent SpinerVivica A. Fox. Tra i nuovi invece ci sono William FichtnerSela WardJoey King, ma nessuno riesce davvero a convincere. Non convincente è anche la storia, praticamente un deja-vu, tranne che per l'elemento "regina madre" e della civiltà extraterrestre alleata dei terresti, seppur lodevole è comunque la scelta di partire subito forte e senza perdere troppo tempo in chiacchiere. Gli effetti speciali poi sono belli e sembra un videogioco, il volo dei caccia è spettacolare, anche se alcuni di questi effetti proprio eccezionali non sono, seppur affascinanti e mirabolanti. Ma su questo punto nessuna sorpresa, dopotutto fra  personaggi noti e altri da conoscere, il film non si discosta molto dai canoni del genere apocalittico, un genere che lo stesso Emmerich ha contribuito ad alimentare con (discrete) pellicole dal sapore catastrofico. Purtroppo come detto però non tutto va come previsto, Emmerich e soci provano in ogni modo ad aggiornare il film con spunti di contemporaneità, aggiungendo qua e là nella trama messaggi di pace e offrendoci la visione di nazionalità diverse in grado di collaborare, ma la pellicola non riesce ad uscire dal (banale) tracciato del suo genere. Eppure nel complesso il film regala comunque due ore di intrattenimento puro all'insegna di effetti speciali e scontri all'ultimo sangue contro gli alieni. Giacché Emmerich conosce bene il mestiere e riesce a creare un buon mix di azione e sentimento, come nella migliore tradizione delle invasioni aliene.
Ma ciò che mi è difficile da capire è come si possano coniugare le suddette capacità tecniche (funzionali a creare effetti speciali di buon livello) ad imbarazzanti doti di scrittura della sceneggiatura. Eh già, perché a mio parere ciò che veramente ha rovinato (quasi del tutto) questa pellicola è una sceneggiatura insulsa infarcita di dialoghi superflui, battutine alquanto inutili, spacconate a stelle e strisce, giovincelli aitanti e sbruffoni. Insomma tutto ciò che poteva essere evitato per rendere piacevole e discretamente credibile il film, è stato infilato in uno script che grida vendetta. Certo, l'intrattenimento non è andato disatteso, del resto aspettarsi chissà cosa dal "come back" di Roland Emmerich a venti anni dal primo "Independence Day" sarebbe stato parecchio illogico (esplosioni, alieni spietati ed effetti speciali ci fanno sì trascorrere due ore di puro intrattenimento, però effettivamente raggiungere i livelli del primo film era davvero un'impresa titanica), ma retorica eroistica, commozione a buon mercato e romanticismo da quattro soldi (che fortunatamente non esagera) mettono ogni tassello al suo prevedibile posto. Prevedibile forse perché lo spettatore (che ha visto probabilmente troppi film catastrofici) è forse troppo abituato ai canoni del genere per riuscire a stupirsi.
Dopotutto non possono qui mancare i soliti, inevitabili personaggi-macchietta, con il chiaro compito di allentare la tensione nei momenti più difficili, ancora una volta nel solco del film catastrofico. Per questo è consigliabile vedere il nuovo Independence Day senza troppe aspettative, se non quelle di trascorrere del tempo in compagnia di alieni megalomani e di esplosioni, con la consapevolezza che servirà certamente qualcosa di davvero innovativo in futuro per ridare un po' di smalto a questo genere cinematografico. Anche se in ogni caso Independence Day: Rigenerazione, (che regala minori emozioni del primo episodio in relazione all'epoca in cui il film è uscito, l'effetto sorpresa è infatti finito) svolge come detto il suo compito di intrattenere lo spettatore e scorre senza particolari intoppi fino alla fine, ma non riesce purtroppo a colpire in modo particolare chi guarda, non riuscendo quindi a suscitare attesa e partecipazione alla storia. Inoltre, una fine frettolosa e poco curata, che sembra più che altro porre l'accento sul possibile sequel, non aiutano a sollevare un giudizio che si attesta poco al di sopra della sufficienza. Note positive sicuramente i funzionali ed efficaci effetti speciali e una regia veloce e dinamica, ma a parte questo sembra di assistere a una copia sbiadita della pellicola del 1996. Da vedere e far vedere perciò solo per ben disposti, nostalgici degli anni '90 e poco pretenziosi. Voto: 6+ [Qui più dettagli]

10 commenti:

  1. io non ho avuto il coraggio di guardarlo perché mi aspettavo una ciofeca. La tua sufficienza è già qualcosa.
    Se capita me lo vedo in Tv.

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    1. A me infatti il coraggio non è mai mancato :D
      Comunque è stata davvero una delusione, tanto che in effetti spender soldi per vederlo non ha senso ;)

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  2. Lo sanno dando su Sky in questi giorni. Non credo che approfitterò per vederlo.
    Un abbraccio Pietro!

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    1. Dipende sempre se ti piace il genere, se sì non dovresti perderlo secondo me, se no fai bene, ciao ;)

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  3. Sono d'accordo con te: innanzitutto non potrà mai eguagliare cosa fu il primo, anche per spettacolarità.
    Questo secondo episodio è troppo fantascientifico e meno "terrestre", mi si sono rizzati i capelli quando ho visto le auto volanti. Sarebbe stato meglio un qualcosa di più simile alla prima pellicola.
    Ci sarà una terza parte? Chissà :)

    Moz-

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    1. E' impensabile che potesse accadere, d'altronde era un altro cinema, distante anni luce da questo di adesso, capace sì di fare un buon lavoro ma non di emozionare e coinvolgere come prima :)
      In ogni caso sono proprio quei motivi da te citati e tanti altri a non convincere...come anche la possibilità di un'ulteriore sequel ;)

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    2. Beh ormai voglio vedere pure io come finiscono le avventure di questi alieni appiccicosi XD

      Moz-

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    3. Effettivamente ammetto anch'io di volerlo vedere ;)

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  4. Lo promuovo solo perché va bene per quelle serate d'ignoranza.
    Non che il primo capitolo sia perfetto, ma almeno l'ho sempre visto come "una trasposizione fantascientifica del 4 Luglio Americano". Qua c'è solo esagerazione, per giunta vogliono diventare un brand che si avvicinerà a saghe molto più fantascientifiche... La cosa mi preoccupa un pochino.

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    1. Ma sì, in fin dei conti si può tranquillamente vedere senza grandi difficoltà di intrattenimento ;)
      Preoccupa anche me perché non mi sembra quello che i spettatori vorrebbero davvero vedere..

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