martedì 22 marzo 2016

Generazione 883

Io sono figlio (come moltissimi ovviamente) degli anni '90, uno sconclusionato decennio. Sono stati gli anni del walkman riavvolto con la Bic e del floppy disk, di Roberto Baggio e Susanna Messaggio, degli zaini Invicta e delle situation comedy generazionali, da Beverly Hills in giù, degli autoscontri e dell’omino a cubetti targato Italia '90, quelli del Furby e del Tamagotchi, anni in cui si pronosticava sulla schedina del Totip, quelli dei primi cellulari, gli anni in cui Patrick Swayze e Demi Moore, lavoravano la creta a quattro mani in Ghost, mentre Forrest Gump cominciava la sua corsa, Titanic il suo naufragio, il cast di Full Monty il suo show a petto nudo e il picchetto di Trainspotting a sbricconeggiare per Edimburgo. Anni, anche bui e belligeranti, la Guerra del Golfo, la Strage di Capaci, lo scandalo Mani Pulite, inaspriti dalle morti di molti miti, da De Andrè a Lucio Battisti, da Sinatra a Kurt Cobain, così come Freddie Mercury e Lady D. Ma mentre tutti ascoltavano Vasco Rossi e i Queen (anche mio fratello, tanti altri e anch'io successivamente), io come quasi tutti della mia generazione ascoltavo gli 883. Era il 1993 quando ad una gita, non ricordo la località, da una bancarella ho comprato (non io ovviamente, avevo 8 anni..) una cassetta degli 883, che non conoscevo, avevo forse sentito qualche canzone, ma a quell'età non sapevo niente di musica. Ebbene, da quel momento sono diventati il mio gruppo preferito in assoluto. E' innegabile che Max Pezzali e gli 883 hanno segnato una generazione, non solo la mia, tante, tantissime canzoni hanno caratterizzato gli anni novanta. Perché chi è diventato grande negli anni '90 (ma non solo), indipendentemente dai suoi gusti musicali, ha trovato nelle canzoni degli 883 uno specchio della propria vita. Un po' di nostalgia ricordando gli anni del liceo, il diventare grandi, lo stare sempre insieme agli amici, le prime esperienze con le ragazze. In tanti anni di carriera, prima con gli 883 e poi da solo, Max ha scritto e cantato tante canzoni che sono diventate delle vere e proprie icone generazionali per tanti giovani che ormai sono diventati adulti, ma che sotto sotto mantengono la spensieratezza delle avventure raccontate in canzoni come "Gli Anni ", "Rotta X Casa di Dio ", "Weekend " e "Con Un Deca ". Non è ovviamente semplice decidere quali siano le cinque, le dieci, le venti canzoni di Max Pezzali e degli 883 che più delle altre hanno segnato la generazione degli anni '90 e la mia, perché ognuno può identificarsi con tante delle canzoni e quindi stilare una propria classifica personale, come quella che potevo fare ma che non farò, sarebbe interminabile. Ma prendere ad esempio qualche canzone e spiegare un motivo, un aneddoto o un ricordo.

Di alcune sue canzoni ho già scritto qualche post, come in quella delle canzoni della mia vita, una delle sue prime canzoni, quella più famosa di tutte, Come mai, (che conosco a memoria), che per molti è una canzone d'amore, lento per eccellenza, per me che ho vissuto un'adolescenza atipica, è stata quella dei momenti di solitudine anche se ti ritrovavi ad ascoltarla da solo, ti metteva una tristezza infinita. Inevitabile sottolineare che praticamente tutte le sue canzoni hanno qualcosa da dire, qualcosa che ha lasciato il segno, troppe veramente troppe, già solo citarle impiegherei giorni, quindi cercherò di non dilungarmi eccessivamente. Dal 1992 al 2002 il gruppo è rimasto intatto, sfornando stupende e famosissime canzoni, dal '92 quando uscì Hanno ucciso l'uomo ragno (nome del primo disco e omonima canzone, ancora dopo vent'anni mi domando chi sia stato, il perché non mi convince del tutto..), a Non me la menare, da S'incazza a 6/1/Sfigato, fino a Jolly Blue, di cui anni dopo fecero un film con questo titolo, che per me è un cult degli anni novanta, dove tante sue canzoni venivano cantate e suonate, ed era come ascoltare la radio o disco. Non ebbe successo il film, ma per gli amanti degli 883 rimane qualcosa di speciale. L'anno dopo altro grande disco dal titolo Nord Sud Ovest Est (con la stupenda canzone omonima) in cui bissa il successo, con Sei un mito e Come mai, passando per Ma perché, Non ci spezziamo, fino a Nella notte. Nel 1995 il suo disco forse più bello (La donna il sogno & il grande incubo), con Senza averti qui, Gli Avvoltoi, Il grande incubo, Gli anni, Tieni il tempo, Fattore S, Ti sento vivere e sopratutto Una canzone d'amore (che purtroppo non ho cantato a nessuna, ma che avrei voluto cantare..). Nel 1997 un altro disco famoso, La dura legge del gol! (con la canzone omonima, che da calciofilo che sono fu un grande omaggio al mio sport preferito, anche se lui è interista, ahimè), senza dimenticare Nessun rimpianto, Un giorno così, Non ti passa più e La regola dell'amico (la cosiddetta friendzone, uno dei dilemmi e legami tra uomo e donna al centro di diatribe, sarà vero o meno? forse aveva ragione, anche adesso è così probabilmente). Nel 1998 un caso particolare, il disco che si chiamava Gli anni, conteneva una bellissima canzone Io ci sarò. Altro grande disco nel 1999, però poche buone canzoni a parte Grazie Mille (titolo del disco), La regina del celebrità e Viaggio al centro del mondo, poi ci sono due flop che non serve citare. Nel 2000 ci furono edizioni straordinarie di qualche singolo come Chiuditi nel cesso. Nel 2001 altro bel disco, Uno in più con la canzone omonima (ogni volta che compio gli anni mi viene spesso in mente), Bella vera, Essere in te, Come deve andare e La lunga estate caldissima. Nel 2002 l'ultimo disco del gruppo, il biondino Repetto già non c'era più, lui che ballava soltanto ma che è stato uno dei fondatori, e ancora dopo vent'anni non si sa che fine ha fatto. Quest'ultimo disco (Love/Life), oltre a dei brani del passato del gruppo conteneva anche due inediti, Ci sono anch'io, brano scritto da John Rzeznik dei Goo Goo Dolls per la colonna sonora del film Disney Il pianeta del tesoro (bellissimo cartoon) e adattato in italiano da Pezzali, (ricordo di aver fatto scrivere ad una amica il testo della canzone) e Quello che capita, il cui video mostra frammenti della storia degli 883 e si conclude con il celebre logo che svanisce nell'ombra, a simboleggiare la fine del gruppo e l'inizio della carriera da solista di Pezzali. Nel 2004 il suo primo da solista, nel disco Il mondo insieme a te (con la canzone omonima), e Fai come ti pare, Lo strano percorso, Eccoti e Me la caverò. Il successo sarà immediato e ancora oggi non si è affievolito, anzi, il suo successo è in continuo divenire. Negli anni successivi tanti altri dischi e canzoni, Time out con Torno Subito, Sei Fantastica e Chiuso in una scatolaMax Live 2008 con Mezzo pieno o mezzo vuoto e Ritornerò, e infine Terraferma con Il mio secondo tempo, Credi e Quello che comunemente noi chiamiamo amore. Nel disco Max 20 (2013) c'era L'universo tranne noi, prima e dopo con Sempre noi con J-Ax e Natale con Deejay. Fino ad arrivare al suo ultimo disco (Astronave Max) e il suo ultimo grande successo, E' venerdì, il video messo mesi fa. Ora capirete perché fare una classifica non sarebbe stato facile per me, sono affezionato a moltissime. Insomma è stato ed è un mito per tanti ragazzi, uno dei più grandi artisti italiani, uno che fa sold-out a tutti i suoi concerti, una volta nel palazzetto di Martina Franca (Ta) l'ho visto dal vivo, non ricordo l'anno ma fu bellissimo. Adesso lo sto un po perdendo di vista, ma continuo sempre a seguirlo. Lui di certo non si è fermato, anzi, riscuote ancora molti consensi. In conclusione, Max ha riempito le mie giornate, con le sue orecchiabili motivetti, il suo classico sound e i suoi espressivi e comprensivi testi (non come certi), ti faceva emozionare e divertire al tempo stesso, insomma un grande personaggio, un grande cantautore, un grande cantante, il mio preferito in assoluto, uno dei personaggi copertina di Google+ e della mia vita ed esistenza.

6 commenti:

  1. Ricordo di avere comprato all'epoca (avrò fatto le medie) il secondo album, nord Sud Ovest Est. Dopodiché, l'oblio, il Max Pezzali solista è qualcosa di talmente ripetitivo, triste e noioso che forse non lo supera nemmeno Masini XD

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    1. Si forse da solista a volte ha ripetuto saltuariamente qualcosa, come sound e musicalità ma ha fatto meglio di tanti altri, Vaffanculo Masini XD
      Devi però ammettere che le canzoni degli 883 hanno segnato un epoca e nel bene o nel male hanno rivoluzionato una intera generazione ;)

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  2. Naturalmente sono stati parte integrante della mai infanzia, soprattutto per quanto riguarda i primi album. Ti dirò che non trovo nemmeno così malvagi i loro testi, una realistica descrizione della vita dei giovani di provincia. Poi Max è cresciuto, probabilmente ha sofferto di depressione, è diventato padre e si è lasciato trasportare dal pop melenso. Insomma spenta la magia del racconto adolescenziale si sono spenti anche gli 883. :)

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    1. Ma era normale che succedesse, sono passati vent'anni...anche Max come tutti crescendo si cambia, ma per me rimane un punto di riferimento nonostante l'età, il passare del tempo e la sua monotonia anche musicale ;)

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  3. Che bel pezzo, Pietro. L'incipit è veramente un perfetto manifesto degli anni '90. Queste canzoni sono state la colonna sonora anche della mia infanzia e adolescenza. Sono state le prime canzoni a sdoganarmi le parolacce XD. Capisco anche il discorso di certe canzoni d'amore che ti portavano un po' di tristezza, era così anche per me, io le ascoltavo e pensavo "quando sarò grande...andrà tutto bene...". Però sono più i ricordi positivi, ne ho tantssimi legati a queste canzoni. Come li ho scoperti? Radio e soprattutto mia sorella, la prima ad accorgersi del fenomeno 883.

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    1. Grazie, sì, in quattro righe ho riassunto gli anni '90 :D
      Effettivamente hanno sdoganato parecchie cose, e comunque le canzoni d'amore erano fatte un po' apposta per portare malinconia, tuttavia appunto, i ricordi positivi sono tanti, anche se a me è andata diversamente..

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