venerdì 30 ottobre 2015

Io non festeggio Halloween, resto fedele alle tradizioni

Fino a una quindicina di anni fa non sapevo neanche chi o cosa fosse Halloween, nientemeno che il suo significato (adesso sdoganato), solo tramite la televisione e il cinema ne avevo sentito parlare, tra lo speciale annuale nei Simpsons e film horror sull'argomento (soprattutto la famosissima saga dello psicopatico killer mascherato che uccideva nella notte di Halloween, ma anche altri di mostri, vampiri e fantasmi). Io non festeggerò questa festa pagana (tipicamente americana), mai fatto e mai lo farò, sono sempre rimasto fedele alle vecchie tradizioni tramandati dai nonni (che se gli chiedi ti rispondono 'Aulin') e genitori. Non ho niente contro questa festa, anzi è molto colorata e quasi divertente, è solo che non mi piace questa frenesia ad una ricorrenza sui nostri cari defunti. In Italia ormai è diventato consuetudine 'festeggiare' tra balli e party mascherati (come in America), come se carnevale non bastasse già, e poi le tradizionali maschere spaventose non erano sufficienti che ora tutti usano costumi usati a carnevale.

mercoledì 28 ottobre 2015

Soap Opera (2014), Walking on Sunshine (2014) & Strange Magic (2015)

Oggi presento tre film che ho visto e che mi hanno colpito per la loro apparente originalità nei contenuti e non, anche se tutto è stato già visto o rivisitato in altre pellicole. Soap Opera è una commedia brillante che racconta gli odi, gli amori, gli equivoci, gli intrecci e le complicate traiettorie emotive che collegano tra di loro i bizzarri abitanti dello stesso palazzo, a poche ore dal capodanno, in una Milano innevata e solo 'accennata'. Francesco (De Luigi) ancora innamorato della ex Anna (Cristiana Capotondi), che scopre essere incinta di un altro uomo, Paolo (Ricky Memphis) che aspetta un figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi in merito alla propria sessualità, la bellissima Francesca (Sednaoui) il cui ex fidanzato si è appena suicidato, Alice (Chiara Francini) star di una nota soap opera televisiva e con la passione per gli uomini in divisa, Gianni e Mario (Ale e Franz), gli esilaranti fratelli legati strettamente da un incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l’altro ad accudirlo, vivranno una notte piena di colpi di scena, alla fine della quale la vita di tutti si ritroverà irrimediabilmente cambiata.

lunedì 26 ottobre 2015

Cattivissimo me 2 + Minions!

Dopo aver visto Cattivissimo me ho adorato i Minions che hanno preso in tutto e per il tutto il posto dei fantastici Pinguini di Madagascar. I simpatici mostri gialli hanno subito catturato la mia attenzione e il film di "contorno" non è stato male. Nel primo film Gru è il cattivo di turno, ma dopo tante peripezie è passato a essere un padre quasi modello, in questo secondo la vita gli è cambiata radicalmente, ora nel suo orizzonte ci sono solo le tre dolci bambine che ha adottato e la conversione del laboratorio segreto dei Minion e del dottor Nefario in un'impresa legale di produzione di marmellate e gelatine. Per Nefario, però, la rinuncia alla cattiveria è un sacrificio troppo grande e, cuore e valigia in mano, se ne va al soldo di un altro padrone. Gru, invece, viene reclutato dalla vulcanica agente Lucy Wilde, della Lega Anti Cattivi, per fingersi il gestore di un negozio di dolciumi in un centro commerciale e smascherare così il criminale che sta per assoggettare il mondo ai suoi terribili scopi. C'è tanto dentro Cattivissimo Me 2 (film del 2013 della Illumination Entertainment), c'è la spy-story, la love-story, ci sono gli zombie, il vaudeville, c'è la bimba che vuole una mamma e il papà che non vuole che la piccola cresca.

sabato 24 ottobre 2015

La mia 'Top 10' delle canzoni italiane ascoltate quest'anno

Oggi presento la mia personale classifica delle canzoni italiane più ascoltate da gennaio a settembre di quest'anno, la scorsa settimana è stato il turno di quelle straniere, che trovate qui. Le dieci canzoni più ascoltate, ma in questo caso in rigorose posizioni di preferenza, in più un bonus track.

10. Bella la canzone ma le sigarette no!


9. Promo Sky dell'NBA, mi piace anche se non amo il rap


giovedì 22 ottobre 2015

Texas Rising (miniserie)

Texas Rising è una miniserie televisiva andata in onda dal 14 settembre al 12 ottobre 2015 su Sky Atlantic. In collaborazione con History Channel, che ha già prodotto grandi messe in scena di alto livello, si avvale dei servigi del pluricandidato all'oscar Roland JofféTexas Rising è ambientata durante la Guerra di Indipendenza del Texas (1835-1836). La serie prende il via da uno dei momenti cruciali di quella guerra: la famosa Battaglia di Alamo. Come è sempre più consuetudine, attori e divi del grande schermo si danno alla tv. Il cast di Texas Rising è stellare, tra cui include Ray Liotta, Bill Paxton, Brendan Fraser, Cynthia Addai-Robinson e Jeffrey Dean Morgan. Al centro del racconto il generale Sam Houston (Paxton), con lui il ranger Billy Anderson (Fraser), il rivoluzionario texano Deaf Smith (Morgan), il generale Antonio Lopez (Martinez), capo dell'esercito messicano, Tom Mitchell (Liotta), un sopravvissuto al massacro di Alamo che diventa uno spietato assassino di soldati messicani e tanti altri. La miniserie rispolvera il cinemascope, formato cinematografico estremamente largo usato poco e niente in televisione, ma che negli anni Cinquanta e Sessanta divenne un must del grande schermo, la particolarità consiste nel deformare le immagini riprese al fine di ottenere fotogrammi a largo campo visivo e, proprio per questo, particolarmente indicato per riprodurre il deserto americano caratterizzato da sconfinate pianure spoglie e assolate. Joffé riprende quella tradizione e la usa al meglio, con una messa in scena non troppo enfatica ma di grande impatto visivo.

mercoledì 21 ottobre 2015

Ritorno al 'presente'

Il 21 ottobre 2015 è una data speciale per gli amanti del cinema e della saga fantascientifica Ritorno al Futuro, oggi ci sarà il raduno mondiale al cinema, infatti nella mitica saga che ha esordito sul grande schermo esattamente 30 anni fa Christopher Lloyd e Michael J.Fox arrivano nel futuro proprio il 21 ottobre 2015. La Nexo Digital celebra l'avvenimento con mostre, appuntamenti speciali, gadget esclusivi e contenuti inediti, in un maestoso ed irripetibile evento al cinema, la lista dei cinema è visibile sul sito della Nexo Digital. Ci sarebbero tante cose da scrivere su questa incredibile saga che ha avuto un successo planetario, ma oggi voglio mettere a confronto il 21 ottobre 2015 immaginato da Robert Zemeckis nel suo film di trent'anni fa e quello reale.

Ho cercato di capire quello che gli sceneggiatori hanno azzeccato e quali previsioni hanno invece fallito. Quando nell'immaginario 21 ottobre 2015 Doc Brown e Marty McFly escono dalla DeLorean, le automobili volano e al cinema si proietta Lo squalo 19 diretto dal figlio di Spielberg, Max. Le auto non volano ancora e Lo squalo si è fermato per fortuna al IV episodio, ma le altre meraviglie immaginate nel mondo del futuro si sono quasi tutte incredibilmente realizzate. Doc usa una specie di binocolo, in grado di fornire informazioni sulle persone che inquadra, che è molto simile ai dispositivi di realtà aumentata che ci consentono oggi di avere informazioni aggiuntive, come i Google Glass. Anche la realtà virtuale è anticipata dal film: Marlene, la figlia di Marty, si mette uno schermo intorno alla testa per rispondere a una telefonata. A Hill Valley si raccolgono fondi per salvare la torre dell'orologio e i donatori versano il loro contributo con l’impronta di un dito, come si potrà fare con l'iPhone6 e già si fa con Apple Pay. Quando Jennifer viene riportata a casa dalla polizia, la casa la saluta e accende la luce. Anche la domotica è realtà, mentre purtroppo non è stato ancora inventato il dispositivo che Doc usa per fare addormentare di botto Jennifer, un oggetto che ogni genitore vorrebbe avere.

martedì 20 ottobre 2015

Bessie (2015)

Bessie è un film per la televisione prodotto dalla HBO (del 2015) che racconta la storia di Bessie Smith, cantante blues diventata famosa in America e che ha dovuto affrontare numerosi ostacoli, tra cui gli attacchi razzisti, da giovane cantante in difficoltà a imperatrice del blues, la vita di una delle artiste più famose degli Anni Venti, sia per la sua carriera ma anche per il suo coraggio, in un periodo storico in cui vigeva ancora la segregazione razziale e gli attacchi alla gente di colore erano frequenti. è ancora oggi una vera e propria icona della musica, artiste come Annette Hanshaw, Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Mahalia Jackson, Janis Joplin e Norah Jones si sono ispirati a lei e alla sua arte, era anche una ballerina, un'attrice comica e una mima. Il film ha vinto ben 4 emmy awards quest'anno tra cui: Miglior film per la televisione; Miglior fotografia per una miniserie o film; Miglior composizione musicale per una miniserie, film o speciale; Miglior missaggio per una miniserie o film. Oltre ai premi altre 8 candidature tra cui quella che avrebbe meritato Queen Latifah (straordinaria) come miglior attrice in un film tv, vinto poi da Viola Davis (Le regole del delitto perfetto..che non seguo). Il film-tv racconta la vita di Bessie (Queen Latifah) fin da quando era piccola: cresciuta dalla sorella Viola (Khandi Alexander), inizia a lavorare con il fratello Clarence (Tory Kittles) all'interno di alcuni spettacoli di varietà. Il suo sogno, però, è quello di diventare una cantante, ma nessuno le dà una possibilità a causa del colore della sua pelle. Solo quando incontra l'artista Ma Rainey (Mo'Nique), Bessie ha la sua occasione di sfondare: la popolarità della protagonista, però, crea un dissidio tra le due, che prendono strade diverse. Per Bessie, però, è iniziata la sua ascesa, che la porta ad incidere numerosi dischi ed a diventare "l'imperatrice del blues".

domenica 18 ottobre 2015

I sogni son desideri...ma anche tanto altro

Il più grande desiderio che finalmente si realizza, un inseguimento all'ultimo respiro come in un film di James Bond, l'immagine terrorizzante di una belva feroce che ci divora, riabbracciare un caro defunto o passare una notte di passione con il partner sempre idealizzato. Sono migliaia le trame e le sequenze visive che accompagnano il sonno di noi umani e che da secoli cataloghiamo sotto la voce "sogno". Sganciato, ma per nulla estraneo al mondo della realtà e della veglia, quello dei sogni affascina da sempre comuni mortali e illustri studiosi convinti che, dietro il curioso e complicato fenomeno, si possano trovare indizi importanti per spiegare scientificamente inclinazioni psicologiche e problematiche organiche degli esseri viventi. Dai padri della psichiatria come Freud e Jung, ai maestri della letteratura come Dante e Shakespeare, le menti più argute e preparate hanno offerto un loro personale affresco dell’universo onirico, diventando spesso punti di riferimento per nuove ricerche e approcci terapeutici. Ma di preciso, cosa sono i sogni? In senso stretto, i sogni sono immagini e pensieri, suoni, voci e sensazioni soggettive vissute quando dormiamo. Possono includere persone che conosciamo e perfetti sconosciuti, luoghi noti e posti mai visti prima. A volte si limitano a ricordarci eventi accaduti durante la giornata. Altre volte possono anche richiamare i nostri più oscuri segreti, le paure e le fantasie più intime. Sigmund Freud riteneva che i sogni fossero una finestra sul nostro inconscio, e alcuni studi dicono che potrebbe averci visto giusto. Ma ci sono centinaia di teorie in competizione su ciò che sono i sogni e sul loro scopo.

Nel film 'Inside out' c'è una particolare zona dove, proprio come immaginiamo, c'è un regista occulto che scrive un copione su i sogni da realizzare, prendendo spunto da quello che ci succede, che vediamo in un giorno o nella vita intera fino a quel momento. Peccato che sogniamo, il più delle volte, sogni o incubi astratti e senza senso, quello che desideriamo raramente ne abbiamo 'visione' e comunque sto benedetto regista dovrebbe fare vedere quello che desideriamo senza filtri, invece fa quello che vuole, il mio dovrei licenziarlo. I ricercatori hanno scoperto che alcuni temi sono comuni nei sogni di tutti, come per esempio essere inseguiti, volare o cadere, Ho trovato nel web tante cose (10) che forse già sappiamo, oppure no?

1. Non si legge nei sogni - Se non siete sicuri se state sognando o no, provate a leggere qualcosa. La stragrande maggioranza delle persone non sono in grado di leggere nei loro sogni. Lo stesso vale per gli orologi: ogni volta che guardate un orologio vi dirà un'ora diversa. (Non c'ho mai fatto caso, ci proverò).

venerdì 16 ottobre 2015

La mia 'Top 10' delle canzoni straniere ascoltate quest'anno

Oggi presento la mia personale classifica delle canzoni più ascoltate da gennaio a settembre di quest'anno, in questo post le canzoni e artisti stranieri, in un altro (più o meno tra 1 settimana) quelle italiane. Le dieci canzoni più ascoltate non tutte in rigorose posizioni, una che preferisco di più in assoluto non c'è ma ho provato a stilare così la classifica, in più un bonus track.

10. La colonna sonora del film "50 sfumature di grigio", ma a piace solo la canzone..


9. Una canzone che sta spopolando nell'Est Europa, chissà da noi..


mercoledì 14 ottobre 2015

I nostri ragazzi, Senza nessuna pietà & Un ragazzo d'oro (2014)

Il cinema italiano si sofferma troppo su argomenti difficili e moralmente controversi, questi tre film (tutti del 2014) ne sono l'esempio, sinceramente nessuno dei tre qui presentati mi hanno convinto, la prossima volta ci penserò due volte, perché i film drammatici italiani sembrano tutti uguali, sempre con finali non soddisfacenti ed incompiuti, come se lo spettatore dovesse ogni volta capire il finale e riflettere al senso del tutto, lasciando un vuoto di idee e spiegazioni su ciò che il film vuole farci sapere, mettendo sempre recitazioni monotone e poco espressive, eccedere negli eccessi di attori che provano a fare ciò che vuole il regista, ma non sembrano mai troppo credibili. Cosa fare se tuo figlio commette un crimine? Coprirlo o denunciarlo? I nostri ragazzi è il tentativo di rispondere a questa domanda. Due fratelli che non potrebbero essere più diversi, per statura e non solo: Paolo (Luigi Lo Cascio), chirurgo con mano ferma e schiena dritta, convinto che nella vita esista il bene e il male e non sia difficile scegliere da che parte stare, e Massimo (Alessandro Gassman), spilungone e fascinoso avvocato dai confini morali più sfumati.

lunedì 12 ottobre 2015

Inside out (2015)

Inside out è l'ultimo capolavoro (del 2015) della Pixar e che sicuramente sarà un probabile vincitore dei prossimi Academy Awards, ha avuto un successo clamoroso, se n'è parlato tanto e si parlerà ancora tanto di questo gioiello dell'animazione. Ormai è quasi riduttivo soffermarsi sulla trama (che si conosce quasi a memoria per quanti l'hanno già visto, ma per chi ancora non è riuscito a vederlo, una trama non c'è, è solo un viaggio tra ricordi ed emozioni), a prima vista mi è sembrato un film molto bello, poetico, ma un po triste e malinconico, che si sofferma sulle emozioni umane ma da un punto di vista diverso e originale, impersonando le voci di dentro con un radicalismo che impressiona e commuove. Non è la prima volta però che viene provato questo espediente, chi non ricorda il cartone animato "Siamo fatti così", che esplorava il corpo umano e illustrava con l'aiuto di personaggi animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA, fra i personaggi che avevano un ruolo centrale vi era un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che faceva da Cicerone, spiegando di volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana. In questo caso utilizzando le emozioni, l'essenza della vita, la Pixar crea un mondo di dentro colorato e pittoresco dal punto di vista di una bambina. Inside Out visualizza ed elegge a protagonisti della vicenda la gioia, la tristezza, la rabbia, la paura e il disgusto, emozioni che guidano le decisioni e sono alla base dell'interazione sociale di Riley, che a undici anni deve affrontare sfide e cambiamenti. Se Up svolgeva l'avventura di fuori, Inside Out la sviluppa di dentro, attraversando in compagnia di Gioia e Tristezza la memoria, il subconscio, il pensiero astratto e la produzione onirica di una bambina che sta imparando a compensare la propria emotività e ad assestarsi in una nuova città.

domenica 11 ottobre 2015

Whiplash (2014)

Vincitore di tre premi Oscar (miglior sonoro, miglior montaggio e miglior attore non protagonista), Whiplash è un potente dramma musicale (diretto da Damien Chazelle), uno dei film più apprezzati della passata stagione negli States, che ci ha mostrato il talento di un attore fantastico come J.K. Simmons, premiato appunto con l'Academy Award per la sua splendida interpretazione dello spietato insegnante di musica Terence Fletcher. Nella pellicola il giovane Andrew (Miles Teller) studia batteria nella più importante scuola di musica di New York. Quando l'impassibile professor Fletcher lo nota, Andrew è molto eccitato ma non sa che di lì a poco sarà sottoposto a prove, esercizi e umiliazioni che trasformeranno la sua vita in un inferno rischiando anche di morire. Premesso che non conosco la batteria e non conosco neanche nessuna 'canzone' o cantante famoso (come quello citato nel film) questo prodotto mi ha deluso tanto. Non c'è un senso a questa storia, l'unica cosa che lascia intendere è che bisogna sempre sperare di raggiungere la meta prefissata, non farsi sopraffare dalle emozioni e cercare di essere il migliore, e di spingersi fino a superare il limite (del super sayan XD) come cerca di fare il professor Fletcher. La parte migliore di tutto il film (quello che più ho apprezzato) è stata la fantastica e magistrale interpretazione di un attore di grande valore come J.K. Simmons, potente nei movimenti e nel linguaggio, una scelta azzeccata per questo ruolo. La parte peggiore è ascoltare la batteria e non percepire neanche una differenza o capirne la difficoltà nel suonarla, sapere se quello che sento sia buono o no, sbagliato o meno.

venerdì 9 ottobre 2015

Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate (2014)

Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate, film fantasy del 2014 diretto da Peter Jackson e scritto dallo stesso regista con Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. è basato sulla parte finale del romanzo Lo Hobbit e dalle Appendici de Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, il terzo e conclusivo capitolo della trilogia de Lo Hobbit che funge da prequel alla trilogia de Il Signore degli Anelli. È stato preceduto da Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012) e Lo Hobbit - La desolazione di Smaug (2013). Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar 2015. E' l'unico dei sei film dell'Anello a non cominciare con un flashback, è una delle trovate di adattamento più efficaci del film, gli dona da subito un ritmo sincopato e conferma la forte unità narrativa che questa serie di tre film vuole avere. Il drago Smaug infuriato per il tentativo del nano Thorin Scudodiquercia e della sua compagnia di abbatterlo, vola fuori dal regno di Erebor e attacca Pontelagolungo dandola a fuoco. Mentre i nani, inermi, guardano la scena dalla montagna, in un delirio di fughe disperate solo Bard decide di combattere il drago riuscendo in extremis a penetrare l'unico punto scoperto della sua dura scorza con una sola grande freccia. Sconfitta la creatura si apre uno scenario ancora più truce: la montagna è libera e il tesoro dei nani incustodito, la notizia si sparge in fretta e, vista la bramosia di Thorin nel tenere l'oro per sè, alle porte si prepara un conflitto tra l'esercito degli elfi e degli uomini (desiderosi di vedere rispettata la promessa fattagli dal nano ora "re sotto la montagna"), quello dei nani accorsi a difendere il loro simile e il grande nemico di Thorin, desideroso d'oro e vendetta. In mezzo a tutto ciò Bilbo ha rubato la bramata Arkengemma e deve decidere che farne. Un pericolo più grande però li aspetta, l'oscuro Sauron ha inviato un orda di Orchi spietati a conquistare Erebor, Elfi, umani e nani dovranno combattere insieme se vorranno avere una speranza, anche Thorin dopo aver capito in cosa l'oro lo stava trasformando scende in campo ad aiutare, un'epica battaglia è alle porte. Il film, pur basandosi sull'opera di Tolkien, in realtà si prende come ogni adattamento alcune licenze, mantenendo comunque lo spirito narrativo del libro. Le differenze con il libro, soprattutto nella seconda parte del film (in particolar modo riguardo la battaglia e le narrazioni affini, con i non secondari ruoli ricoperti da Tauriel e Legolas), rendono il terzo capitolo della trilogia quello più liberamente interpretato (e implementato) in sede cinematografica.

mercoledì 7 ottobre 2015

Big Hero 6 (2014)

Big Hero 6 è un film d'animazione del 2014 e ispirato all'omonimo fumetto Marvel. Questo film (54° classico disney) è il primo basato su un franchise Marvel ad essere interamente prodotto dai Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures in seguito all'acquisizione della Marvel da parte della Disney nel 2009. Nonostante ciò lo studio Marvel non è stato coinvolto nella realizzazione del film d'animazione. Il film si è aggiudicato l'Oscar come miglior film d'animazione ai premi Oscar 2015. La storia si svolge nella frenetica e tecnologica città di San Fransokyo. Hiro Hamada è un giovane e geniale ragazzino di 14 anni (prodigio della robotica), che la notte, nei vicoli più reconditi della metropoli, partecipa ai bot fight (incontri clandestini dove gli sfidanti fanno combattere dei robot costruiti da loro stessi) dove frequentemente vince, ottenendo notevoli vincite di denaro, che lo portano inevitabilmente a rimanere invischiato in guai più grossi di lui, Dopo l'ennesima vittoria, infatti, alcuni giocatori decidono di impartirgli una lezione. A salvarlo c'è però sempre il fratello maggiore Tadashi, che cerca di allontanarlo dalla pericolosa passione per i bot fight. A tal fine, Tadashi cerca di convincere Hiro ad entrare con lui nell'élite del San Fransokyo Institute of Technology. Dopo una visita presso il 'covo dei nerd', dove Tadashi presenta a Hiro i suoi colleghi, e il suo progetto Baymax, un robot gonfiabile progettato per dare ogni tipo di assistenza medica e sanitaria (sia fisica che psicologica), grazie ad un chip al suo interno, il genio teenager è più che convinto, e si presenta quindi alla fiera di presentazione dei progetti di ammissione all'istituto, dove Hiro primeggia grazie ai suoi mirabolanti micro-bot, in grado di dar forma a qualsiasi proiezione della mente di chi li comanda, l'Istituto però è d'improvviso avvolto dalle fiamme di un incendio in cui Tadashi perde la vita. Hiro è a pezzi ma con l'aiuto del suo nuovo amico robot riuscirà a superare il lutto (a modo suo) e a scoprire qualcosa che non si aspettava e grazie al contributo dei colleghi dell'istituto sconfiggerà il cattivo di turno, dando vita quindi ai Big Hero 6.

lunedì 5 ottobre 2015

In ordine di sparizione (2014), Gambit (2012) & Comportamenti molto...cattivi (2014)

In ordine di sparizione, è una dark/black comedy (del 2014) ad ambientazione nordica con un cast eccellente. Nils, che è stato appena nominato 'uomo dell'anno' dai concittadini del piccolo villaggio in cui vive, è colui che si occupa di rendere accessibile la strada a bordo di un imponente spazzaneve. Quando suo figlio muore e la pratica viene archiviata perché trovato vittima di una overdose, l'uomo non accetta questa versione. Ha ragione perché si è trattato di un assassinio ordinato dal 'Conte', un giovane e sadico boss che controlla parte del traffico della droga in perenne contrasto con la banda dei Serbi. Nils decide di arrivare a lui ma per ottenere questo risultato molti dovranno morire. Il titolo del film offre con precisione la scansione temporale dell'azione, vedremo infatti sullo schermo il nome di chi muore in stretto 'ordine di sparizione'.

domenica 4 ottobre 2015

Il mio amico Nanuk (2014)

"Questa è la storia di una grande amicizia", esordisce la voce fuori campo di Luke, ed è vero: Il mio amico Nanuk, film del 2014 diretto da Roger Spottiswoode e Brando Quilici, è innanzitutto il tenero resoconto minuto per minuto dello straordinario rapporto di affetto e complicità che si crea fra il ragazzo e l'orsetto. Il giovane Luke vive nella regione artica in cui nascono gli orsi polari, il padre è morto annegato fra i ghiacci e la madre, che è una ricercatrice, cerca di proteggere lui e la sorella Abby da ogni pericolo. Un giorno un'orsa bianca si avvicina all'abitato della città di Devon e le forze dell'ordine, dopo averla narcotizzata, la trasportano presso il lontano Cape Resolute, peccato che l'orsa avesse con sé un cucciolo, che viene ritrovato a Devon proprio da Luke. Da quel momento il ragazzo farà il possibile per ricongiungere il piccolo, che ribattezzerà con il nome Nanuk (in lingua inuit significa "orso vagabondo"), con la sua mamma. Vediamo quindi Luke e Nanuk giocare, rotolarsi insieme, scambiarsi il cibo, e più volte è l'orsetto a venire in soccorso del ragazzo, non viceversa. La storia di Luke e Nanuk è raccontata in modo semplice, a portata di bambino, anche se le situazioni di pericolo in cui il ragazzo si ritrova (spesso per propria imprudenza) sono piuttosto ansiogene. Questo spettacolare ed entusiasmante viaggio ci fa conoscere un mondo meraviglioso popolato da una nutrita fauna polare e una popolazione, quella eschimese, saggia e gentile. Il film, nato da un soggetto di Brando Quilici (ha pubblicato un romanzo omonimo, è anche il regista delle meravigliose sequenze artiche del film, roba da National Geographic, per capirci) è anche altro: una parabola su come i giovani maschi, soprattutto se privi di una figura paterna, devono avventurarsi nel mondo uscendo da sotto l'ala protettiva delle madri, e di come le madri devono imparare a fidarsi dello spirito di avventura dei propri figli. Questo messaggio non va a scapito dell'importanza dell'educazione materna: infatti Luke cerca di riportare Nanuk alla sua mamma perché sa che sarà lei, per i primi due anni e mezzo, ad insegnarli tutto quello che gli servirà per sopravvivere. La guida Muktuk, che vive in simbiosi con la natura e con gli indigeni (che gli hanno regalato il suo soprannome) accompagna da lontano Luke nel suo percorso di crescita.

venerdì 2 ottobre 2015

I miei personalissimi Razzie Awards di settembre

I Golden Raspberry Awards (letteralmente "Premi Lamponi Dorati") detti anche Razzie Awards (dall'espressione "to razz": "spernacchiare", "prendere in giro"), vengono assegnati in una cerimonia annuale tenuta a Los Angeles per riconoscere gli attori, gli sceneggiatori, i registi, i film e le canzoni peggiori della stagione cinematografica precedente. Fondato dal giornalista americano John J. B. Wilson nel 1981, l'evento precede di un giorno l'assegnazione dei Premi OscarL'ironico premio consegnato dalla Raspberry Foundation consiste in un lampone appoggiato su un nastro Super8 dipinto in oro dal valore di 4,97 dollari. In questa nuova rubrica (spero mensile, dipende dai film..) descriverò i film che ho visto ma che non mi sono piaciuti, che reputo orribili e inguardabili e che ne sconsiglio la visione (lasciando comunque libero il giudizio, non obbligo nessuno a non vederli) dando in premio un immaginario Razzie Awards.
Enemies Closer - Nemici giurati, andato in onda qualche tempo fa su rete4, è un film d'azione del 2013. Nel profondo della foresta su di un'isola tra il confine USA-Canada, il boss di un cartello della droga (Xander) è alla ricerca di un grosso carico perduto in zona. Il ranger Henry (ex-Navy Seals) sta facendo di tutto per sfuggire al boss ma a causa di una serie di vicissitudini e coincidenze sfortunate si ritrova a essere intrappolato all'interno della foresta. Ma un uomo, Clay (che ritiene il ranger colpevole di aver lasciato morire suo fratello in guerra) medita vendetta. I due nemici giurati però capiscono che devono lavorare insieme per sopravvivere allo spietato boss, e quindi fare una scelta: mettere da parte le rivalità e lavorare insieme o morire da soli. La storia è interessante ma gli interpreti no, un irriconoscibile Jean-Claude Van Damme nei panni del boss fa rabbrividire per scarsa interpretazione e ruolo non convenzionale. Voto: 4